domenica 3 marzo 2013

nauseerrabonde

ho immolato sull'ara della bellezza
le mie fluviali lacrime
disperso i sospiri del mio cuore
seccato il croma della mia voce
in lande desolate e sorde
seccato la mia penna ormai sterile
sul latteo foglio algido
stillato versi di commozione inani
in vuoti vasi pandoriani colmi di narcisi
dolenti elegie buone solo
per ammansire calori di tigri
resta il profondo silenzio
il malinconico canto
a cullare la mia mestizia
le mie esalanti armonie

2 commenti:

  1. Note tristi di amare considerazioni,verità che fanno male,altrochè penna sterile ...Sei magnifico nello scrivere.

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    Risposte
    1. Concordo appieno. Se questa è la Sterilità ... Molta ne occorrerebbe tutt'attorno.
      Se la Norma vuole che un Silenzio possa essere di Nulla Intriso ... Sia noto e risaputo che nel Silenzio si Mescolano tutte le grida sapientemente all'unisono unite.

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